La musica nella pratica del GYROTONIC e del GYROKINESIS

Negli ultimi anni Juliu Horvarth inseguendo la sua continua ricerca del miglioramento della sua metodologia Gyrotonic , ha inserito dei brani musicali ritmati da lui creati in collaborazione di un giovane musicista. Ho trovato questa innovazione molto positiva come un ulteriore strumento per favorire la conoscenza  del ritmo che con l’armonia ed equilibrio da sempre hanno dettato le leggi dell’evoluzione del corpo umano, modificandone l’anatomia, la fisiologia e la biomeccanica. Uno dei molteplici obiettivi del Gyrotonic è  quello di sviluppare adattamenti naturali alle forze gravitazionali, in modo da garantire movimento nello spazio, con il minimo dispendio di energia, favorendo nell’ espressione del movimento e del movimento armonico che rappresenta  la legge universale della dinamica che fa del corpo umano uno straordinario strumento, capace di risuonare ad infinite frequenze. Il ritmo viene definito come “ordine nel movimento”, intendendo con ciò la manifestazione dei ritorni periodici di movimenti semplici o complessi e la coordinazione nella successione degli stessi movimenti. I ritorni periodici del ritmo musicale sono molto importanti a livello percettivo perché hanno il potere di suscitare induzione motoria. La regolarità ritmica genera movimenti che si armonizzano con il segnale percettivo. Riferendomi a ciò che ci interessa in questo contesto possiamo definire il ritmo come: qualsiasi organizzazione e strutturazione di fenomeni che avvengono in maniera successiva nel tempo e che si ripetono ciclicamente.

Oltre questo profonde differenze dividono tempo e ritmo. Possiamo definire il ritmo come “l’ordine temporale caratteristico di un atto motorio” (Meinel). Sicuramente tempo musicale e ritmo sono strettamente collegati: infatti anche alla battuta musicale può applicarsi la sopracitata definizione di Meinel. Quest’ultima ha una sola dimensione, la temporale, il ritmo ne ha due: oltre alla temporale, quella della cadenza impressa ai movimenti attraverso il lavoro muscolare. Si capisce, quindi, perchè sia il tempo che il ritmo musicale assumano una grande importanza soprattutto nella didattica sportiva e motoria.Nonostante la loro similarità, tuttavia, a per mio modo di vedere le tecniche ritmiche e quelle armoniche sono meccanicamente ben distinte. Mentre le ritmiche applicano un input di energia al segmento corporeo in una modalità temporale ripetitiva, così da accelerarlo o decelerarlo, quelle armoniche “instaurano uno stato di risonanza con i tessuti del corpo, e sono associate alla natura oscillatoria dei tessuti stessi” (Lederman, 1990). La muscica quindi è una enorme risorsa a cui  può attingere il trainer nei movimenti ritmici nel corpo,per ridurre ipertonie muscolari, ottimizzare la circolazione arteriosa, drenaggio venoso e linfatico, rieducare circuiti neurologici  e propriocettivi e delle strutture capsulo-legamentose.

Ciò è dovuto all’abilità del corpo di immagazzinare energia meccanica, per permettere ad ogni forza applicata di aggiungersi al livello generale di energia cinetica del sistema.

In questo contensto possiamo distiguere diversi tipi di ritmi:

  1. Ritmo cosmico (i ritmi della natura, il giorno e la notte, le
  2. stagioni)
  3. Ritmo motorio (dato dall’esercizio)
  4. Ritmo uditivo
  5. Ritmo visivo

Il ritmo risulta sempre caratterizzato da un aspetto quantitativo

(relativo ad un certo numero di fenomeni aventi una loro durata

nel tempo) ed un aspetto qualitativo (che indica che i fenomeni

non risultano percepiti come una sequenza caotica, ma

come forma d’insieme avente un proprio ordine ed una propria

organizzazione strutturale).

Cocludendo possiamo riassumere i concetti basilari del ritmo asserendo che:

il ritmo è presente in tutti i momenti della vita quotidiana di ogni individuo;
l’acquisizione del ritmo è strettamente collegata al movimentoe più specificamente alla elaborazione dello schema corporeo;
il movimento eseguito ritmicamente offre numerosi vantagginell’esecuzione di qualsiasi attività
l’acquisizione del senso ritmico dipende dalla strutturazionespazio temporale
il ritmo consente di raggiungere la padronanza del propriocorpo.

Quindi introdurre il ritmo su base musicale nel Gyrotonic e Gyrokinesis lo ritengo un ulteriore strumento per il trainer per affinare tecnica e movimento con i clienti.

 

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